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Scuola, mensa e salute. Torino prenda esempio da Collegno.

di Vanda Bernardini, consigliera comunale PD Collegno, UILTuCS UIL ristorazione

Se l’attenzione alla salute dei nostri figli passa per la scelta del cibo e una sana alimentazione, fondamentali sono qualità e servizio delle mense scolastiche. Osservando i comportamenti adottati dalle amministrazioni di Torino e di Collegno abbiamo di fronte due diverse politiche sulle quali soffermarsi è necessario. Considerando come irecenti e profondi cambiamenti dello stile di vita delle famiglie e dei singoli hanno determinato per un numero sempre più crescente di individui la necessità di consumare almeno un pasto fuori casa, utilizzando la ristorazione collettiva (scolastica, ospedaliera, aziendale, commerciale), va da sé che nella ristorazione collettiva sia di fondamentale importanza elevare il livello di qualitativo dei pasti, mantenendo saldi i principi di sicurezza igienica, di qualità nutrizionale e organolettica, di corretto utilizzo degli alimenti. Allo stesso tempo, è necessario favorire scelte alimentari nutrizionalmente corrette, tramite interventi di valutazione dell’adeguatezza dei menù e la promozione di alcuni piatti e ricette

A Torino, la refezione scolastica rivolta ai nostri bambini è stata affidata ad aziende che hanno offerto 3.99 euro a pasto ed in quel prezzo altre al costo dei prodotti e della loro cucina è compreso l’insieme del servizio. Il malessere dei torinesi interessati è dovuto sia all’alto costo dell’iscrizione alla mensa, ad oggi la tassa d’iscrizione alla mensa è di 300 euro per bambino, troppo per molte famiglie, sia per lo scarso gradimento dei pasti da parte dei bambini. Sono già 8 mila gli alunni che hanno rinunciato alla mensa portandosi il cibo da casa.

Una disaffezione preoccupante soprattutto per la salute dei nostri figli.

Un vero e proprio fallimento delle politiche educative dell’amministrazione comunale torinese.

A Collegno, l’Amministrazione Comunale da circa 40 anni mantiene come priorità il tempo pieno nelle scuole, prevedendo in modo puntuale sin dai primi giorni di scuola il servizio di ristorazione scolastico e favorire così le famiglie, che in caso contrario, si troverebbero a dover affrontare il disagio di dover preparare il pasto ai propri figli. Nel contempo i circa 100 lavoratori addetti alla refezione scolastica possono limitare la sospensione dal lavoro allo stretto necessario, determinato dal periodo di chiusura estiva delle scuole.

Vista la priorità e la  sensibilità nel mantenere un sevizio di qualità,  già  nel 2015 presentammo una mozione condivisa da tutta la maggioranza e votata all’unaminità da tutto il Consiglio Comunale, sull’offerta economicamente più vantaggiosa, proprio per cogliere quale prioritario elemento di valutazione nella scelta delle aziende alle quali assegnare l’appalto della refezione scolastica, la qualità dei pasti e del servizio.

Una mozione che oggi ancor più di ieri ha valore, in quanto indubbiamente fa fare un passo in avanti verso la direzione della qualità e non solo del risparmio. Quando si tratta di scuole, ospedali, case di riposo dove l’utenza ha un particolare bisogno d’attenzione, è importante garantire prioritariamente un servizio di qualità.

L’Amministrazione di Collegno si distingue per la sensibilità che ha dimostrato e che dimostra verso un settore che tratta l’alimentazione e quindi la salute dei nostri bambini.

A Collegno l’azienda che gestisce il servizio di ristorazione scolastica da oltre 15 anni, si è aggiudicata l’appalto per altri 5 anni a partire dal 2016 e la gara si è basata premiando per il 70% la qualità e per il 30% il prezzo.

Ogni giorno nelle scuole di Collegno, vengono serviti circa 3000 pasti e sono impiegati circa 100 lavoratori, un grande ed importante risultato raggiunto e mantenuto grazie alla sensibilità di un’Amministrazione comunale da sempre vicina al mondo delle scuole, delle famiglie ed attenta ai propri bambini.

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