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Tav: le madamin fanno il bis

di Athena Pesando

Il successo del flash mob in favore della TAV in piazza Castello non deve essere ignorato. Il gruppo delle madamin si è riunito una seconda volta dopo il primo sit-in svoltosi sempre in piazza lo scorso 10 novembre, e anche questa volta erano in 30mila. Piemontesi ma non solo, tra la folla si potevano leggere i cartelli riportanti i nomi dei comuni presenti, tra essi anche Padova e Venezia insieme a molti altri.

<Progresso, futuro per i giovani, lavoro – dice Teresa, venuta da Chieri, insieme all’amica Gabriella – siamo qui perché vogliamo un futuro per l’Italia e pensiamo che le infrastrutture siano indispensabili>. Federico Valvo, torinese di 45 anni, è preoccupato per le sorti della sua città natale <Sono qui perché ho vissuto tanti anni all’estero, sono tornato da 10 mesi e ho trovato la città in uno stato veramente deprimente. Non è solo per la TAV ma per tutto ciò che Torino sta perdendo>.

Ci sono anche tanti giovani, ad esempio Davide Rosso, 28 anni, laureato al Politecnico di Torino <Lavoro a Milano da qualche anno ma credo che la TAV, e in generale le opere pubbliche, siano interesse di tutto il paese. L’Italia non può chiudersi al futuro, deve andare avanti.Non possiamo tornare indietro su decisioni già prese, perderemmo di credibilità. Verrebbe meno l’accordo internazionale che l’Italia ha sottoscritto a suo tempo, e che ora deve essere rispettato>. Anche Luciano Maschio, 69 anni, crede fortemente nell’Europa <Penso che la TAV vada fatta perché si crei un’unione maggiore tra tutti gli stati europei–dice mentre regge con orgoglio lo striscione della sua città, Venaria Reale – io sono fortemente europeista.Penso che vada fatta perché è utile, perché serve veramente all’Italia>.

Proprio difronte a Palazzo Reale erano schierati i cartelli dei comuni presenti, sorretti dai cittadini ma anche dai sindaci che hanno deciso di prendere posizione.

Con in mano il cartello di Grugliasco c’è il sindaco RobertoMontà <È una manifestazione importante per non arrestare lo sviluppo del nord-ovest e di tutto il nord Italia, per favorire gli investimenti del sito e dell’interscalo di Orbassano, e anche per rilanciare, possibilmente da un punto di vista commerciale e di sviluppo. Ci sono elementi di carattere internazionale ma ci sono ragioni anche locali per essere presenti per favorire lo sviluppo della logistica degli scambi e dell’economia>.

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