Rubrica di psicologia

L’economia delle emozioni

Dott.ssa Chiara Lovera Psicologa e Psicoterapeuta dell’età evolutiva

Parole chiave: emozioni, relazione, consapevolezza

Nel linguaggio quotidiano siamo soliti utilizzare l’espressione “fare i conti” , riferendoci al bisogno di ristabilire un equilibrio quando percepiamo un’emozione o un sentimento negativo in noi o nell’altro. “Fare i conti” significa, quindi, affrontare un vissuto scomodo e non sempre ne siamo consapevoli perchè molte delle nostre risposte sono frutto di automatismi appresi e sedimentati nel tempo; tutti desideriamo liberarci il più presto possibile (o liberare qualcuno che ci è caro) da una situazione spiacevole e rafforzare, invece, emozioni e sentimenti positivi. Il punto è, paradossalmente, che per liberarsi da un vissuto spiacevole occorre riconoscerlo e attraversarlo. “Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a padroneggiare il surf” , Jon Kabat – Zinn* offre una metafora suggestiva per spiegare proprio questo. Il vissuto negativo è come un’onda che non è possibile fermare ma che può essere cavalcata, attraversata. E aggiungerei ancora una riflessione a questo proposito. Non solo possiamo imparare noi stessi ad adottare questa prospettiva rispetto a quanto ci disturba ma possiamo aiutare anche gli altri a farlo (penso per esempio al rapporto tra adulti e bambini). Permettere agli altri di esprimere e vivere tutta la gamma delle emozioni e dei sentimenti significa affrontare senza “fare nulla” -nel senso comune e concreto dell’espressione- ma significa presenza, stare accanto. Esserci.

*Nota: Jon Kabat Zinn (New York, 5 giugno 1944) è un biologo e scrittore statunitense, Professore Emerito di Medicina e fondatore della Stress Reduction Clinic e del Center for Mindfulness in Medicine, Health Care Society.

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