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Scuola: i dirigenti scolastici prendono posizione e fanno proposte per la conclusione dell’anno scolastico

L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (ANDIS) con un documento ha avanzato una serie di proposte sulla questione che attanaglia milioni di famiglie italiane dove ci sono studenti. Ecco una sintesi: ” La contingenza che si è determinata nelle ultime settimane con la decisione del Governo di sospendere le attività didattiche ha comportato la necessità di attivare la “didattica a distanza”, al fine di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione. Si è trattato di una vera e propria sfida posta alle istituzioni scolastiche, ma possiamo dire che la scuola ha saputo mobilitare le migliori risorse professionali ed umane per favorire, sia pure in via straordinaria ed emergenziale, il diritto all’istruzione attraverso modalità innovative di apprendimento. La sospensione delle attività didattiche, quindi, non si è tradotta nel semplice affidamento di alunni e studenti alle famiglie, ma ha richiesto ai docenti di ricercare e implementare nuove modalità di insegnamento-apprendimento con il ricorso ad ulteriori funzioni del registro elettronico, alle classi virtuali, all’utilizzo di strumenti e piattaforme digitali per la produzione e la condivisione di contenuti. “

Il documento prosegue: “In una situazione di così grave emergenza sono emersi ovviamente tutti i ritardi che esistono nel Paese riguardo a cultura digitale, infrastrutture, apparecchiature, abilità e competenze nell’utilizzo di strumenti e piattaforme. Si rende necessario, pertanto, un massiccio intervento di formazione volto ad assicurare adeguate competenze digitali a tutto il personale scolastico e docente in particolare. In questa direzione dovranno essere utilizzate, con tempestività e competenza, le risorse recentemente stanziate dal Governo. “

Tanto premesso, l’ANDIS avanza le seguenti proposte per un regolare prosieguo dell’anno scolastico:

1. vengano emanate linee guida che non producano modelli burocratici di controllo dello svolgimento delle attività di didattica a distanza, che possano opportunamente valorizzare il lavoro “agile” ed evitare, in assenza di una normativa chiara e specifica, inutili e inopportuni conflitti e incomprensioni. Occorre evitare, altresì, il rischio che la didattica a distanza determini carichi di lavoro insostenibili per i ragazzi: le attività proposte online devono generare apprendimento, ma anche essere per alunni e studenti un reale sostegno educativo;

2. le nuove modalità di insegnamento siano l’occasione per ribadire il ruolo della valutazione assumendo il termine nel suo significato letterale: dare valore. Non va posta enfasi sulla misurazione degli apprendimenti, ma attenzione al lavoro dei docenti e degli studenti. La modalità della didattica a distanza deve consentire il recupero di due dimensioni spesso trascurate della valutazione: la valutazione formativa e l’autovalutazione degli studenti. Questi due aspetti permettono di “costruire” una didattica nuova attraverso l’analisi da parte del docente di quanto viene proposto e la partecipazione da parte degli studenti alla valutazione del proprio apprendimento;

3. si disponga per il corrente anno scolastico la sospensione delle prove INVALSI. Data l’incertezza sui tempi di svolgimento delle rilevazioni, una somministrazione in tempi più distesi permetterebbe di raccogliere utili indicazioni anche sull’impatto della didattica a distanza;

4. al di là del legittimo auspicio che le attività didattiche possano riprendere regolarmente, siano emanati strumenti normativi che permettano di effettuare la valutazione finale dell’anno scolastico e lo svolgimento degli esami di Stato, tenuto conto che gran parte dell’attività didattica è stata svolta a distanza e soprattutto non in maniera omogenea sul territorio nazionale. Sul piano giuridico, riteniamo che ciò possa essere attuato attraverso una modifica (temporanea) del DPR 122/2009 e del D. L.vo n. 62/2017 e delle modalità di funzionamento degli organi collegiali per lo svolgimento di scrutini ed esami.

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Un pensiero su “Scuola: i dirigenti scolastici prendono posizione e fanno proposte per la conclusione dell’anno scolastico

  • Francesca Dini

    Le scuole si sono attivate a strutturare la DAD ma non tutte hanno strumentazioni informatiche adeguate e docenti con esperienze di formazione on line. Nel ripensare gli esami di stato bisognerebbe tenere conte di questa realtà e di prevedere commissioni interne con il presidente esterno.

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