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Cresce la protesta per il mancato avvio dei lavori per l’ampliamento del Liceo di Collegno

Ha cominciato il consigliere comunale Enzo Lupoli scrivendo su facebook :
Si chiudono le iscrizioni e a Collegno  resta un problema aperto: 70 ragazzi rischiano di dover andare in scuole fuori dal territorio perché il liceo Curie dichiara di non avere spazi sufficienti per accoglierli. Il ritardo grave di Città Metropolitana e  Regione Piemonte  nella realizzazione dell’ampliamento di Villa 6 costringe il Comune a continuare ad ospitare alla media Gramsci 10 classi del Liceo, sottraendo posti alla scuola secondaria di primo grado. Non si può più abusare della pazienza del Comune che sostiene  da solo lo sviluppo del liceo. Le famiglie della zona che hanno scelto Collegno hanno bisogno di risposte. Città Metropolitana e Regione devono intervenire! “

In effetti è il terzo anno di fila che il Liceo di Collegno non riesce ad accogliere tutte le richieste, nemmeno quelle che arrivano dai residenti.

Oggi anche il sindaco Francesco Casciano attacca: “Buongiorno Città Metropolitana di Torino e Regione Piemonte, oggi su La Stampa Torino leggerete la delusione dei docenti del Liceo Curie di Collegno perché anche quest’anno SETTANTA RAGAZZI E RAGAZZE SONO ESCLUSE DAL NOSTRO LICEO PER MANCANZA DI SPAZIO.
Da troppi anni ormai studenti e studentesse del liceo sono ospiti della nostra scuola media Gramsci, una soluzione tampone che non è più sufficiente, perché i cittadini della zona ovest e la Città di Collegno hanno bisogno di risposte urgenti per programmare le loro scelte scolastiche e lo sviluppo formativo di tutto il territorio. 
La comprensione è finita. Bisogna attuare soluzioni immediate sia per contrastare l’emergenza sia per avviare finalmente la riqualificazione di Villa 6 senza più ritardi. “

Sui social monta la protesta, in tanti chiedono di non restare in silenzio di fronte alle promesse non mantenute. Infatti è dal 2010 che l’allora Provincia di Torino ha acquistato la Villa 6 per ampliare il Liceo, sono stati stipulati accordi di programma con la Regione Piemonte, poi smentiti, così come sono stati presi impoegni solenni dalla Città Metropolitana. Mai mantenuti.

Sempre sui social si lancia l’appello: “studenti e genitori uniti nella lotta”. Chi organizzerà la manifestazione sotto le finestre della Città Metropolitana?

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