Cronache

Cirio chiarisca in aula subito

di Davide Mattiello*

Così: prima Fosson in Valle d’Aosta, ieri Pittelli in Calabria, oggi Rosso in Piemonte: accusati a vario titolo di relazioni criminali con la ‘ndrangheta. Ma ci sono anche sindaci, assessori, ufficiali e professionisti. I processi li faranno giudici ed avvocati nei Tribunali, qui il punto è che nessun “politico” può più stupirsi e che ci vuole una attenzione alta sulla selezione delle candidature, sulla raccolta dei voti, delle tessere e dei soldi (che hanno odore!). E’ grave che la Regione PIEMONTE, che pure ha votato per la istituzione della Commissione “legalità” non l’abbia ancora costituita: se usata con serietà è uno strumento fondamentale di analisi e di deterrenza. Bene ha fatto Paolo Furia nel suo post a dire una cosa semplice e chiara: il PD i voti della ‘ndrangheta non li vuole. Non è scontato. Bisogna dirlo e poi attrezzarsi per farlo succedere. Bene hanno fatto Diego Sarno e Domenico Rossi a pretendere un immediato chiarimento in Aula dal Presidente Cirio, anche perchè la Regione Piemonte aderisce ad Avviso Pubblico. C’è il piano della responsabilità penale e c’è quello della responsabilità politica che ha a che fare con la capacità di capire il valore delle persone di cui ci si circonda e con le quali si gestiscono temporaneamente le Istituzioni repubblicane. *Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia

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