Cronache

Una squadraccia cerca di interrompere il Consiglio Comunale a Druento

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato del Circolo del Partito Democratico di Druento

Ieri sera il Consiglio Comunale di Druento è stato infangato da un attacco squadrista della peggiore specie. Infatti, mentre era in corso la discussione di un ordine del giorno, un gruppo di persone, sembra non di Druento, ha cercato di interrompere il dibattito e mostrato cartelli. Una provocazione respinta con forza dal pubblico presente che ha dimostrato un profondo e concreto  attaccamento ai valori della Costituzione dell’Italia Repubblicana nata dalla lotta partigiana. Il Sindaco e i consiglieri di maggioranza, con i loro interventi pacati, logici, condivisibili, accorati e decisi hanno gestito in modo democratico un episodio che dimostra il pericolo di rinvigorimento di una minaccia fascista sempre latente e pericolosa. Il circolo di Druento del Partito Democratico si stringe intorno al Sindaco Carlo Vietti, senza distinguo, senza se e senza ma, per fare fronte compatto contro i nemici della democrazia e della comunità. In questa sede preannunciamo una forte e democratica iniziativa culturale a sostegno della verità storica, dell’Amministrazione comunale, dello spirito democratico che anima Druento e di quei valori raccolti nella Costituzione e che hanno fatto dell’Italia un grande Paese.Invitiamo sin d’ora a partecipare all’evento e alla sua costruzione tutte le forze ed i singoli genuinamente democratici ed antifascisti per arrivare tutti insieme ad una celebrazione del “25 APRILE”  che sia dimostrazione di attaccamento alla libertà anche quando deve essere difesa e di amore per la verità anche quando può essere scomoda.Per dovere di cronaca c’è da dire che il Consiglio, all’unanimità,  ha approvato l’ordine del giorno (opportunamente emendato) grazie al quale le vittime del genicidio titino, quelle dell’esodo dalla Dalmazia e per tutti loro Norma Cossetto,  dopo il regolare iter procedurale, potranno avere a Druento un luogo della memoria. Questo è esercizio concreto della democrazia. 

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