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Proteggiamo l’ambiente cominciando dal frigorifero.

Nella IX giornata nazionale contro lo spreco di cibo, numeri e conseguenze dello spreco alimentare.

I dati sono impietosi.

Ogni giorno, ciascun italiano butta via, in media, 595,3 grammi di cibo (quasi sei etti). All’anno, quindi, ognuno di noi – chi scrive e chi, in questo momento, sta leggendo – spreca 30,965 chili di cibo. Basta moltiplicare per il numero di abitanti del nostro paese (secondo l’ISTAT, 59. 36.213 al 1 gennaio 2021) per rendersi conto di quanto sia esteso il problema dello spreco alimentare.

La classifica dei generi alimentari che finiscono nel bidone dell’umido vede al primo posto la frutta fresca, seguita da insalate, pane fresco, verdure, cipolle, aglio e tuberi.

Buttare via il cibo non significa solo gettare nella spazzatura parte dei nostri stipendi. Che, a ben pensarci, sarebbe già un buon motivo per porre una maggiore attenzione a quello che abbiamo nel frigorifero e a come utilizziamo la spesa.

Il semplice gesto di gettare nell’immondizia un gambo di broccolo, le falde di un finocchio o mezzo filone di pane secco si ripercuote anche, se ci pensiamo, sull’ambiente, sul territorio e sul clima.

Si calcola che, in percentuale, nel mondo, il 17% del cibo venga sprecato. Riflettendoci un po’ su, significa che il 17% dei campi coltivati; del lavoro degli agricoltori; dell’acqua utilizzata per annaffiare le colture; dell’elettricità necessaria a scaldare le serre; del carburante utilizzato per trasportare i generi alimentari dal luogo di produzione ai banchi di negozi, mercati e supermercati, finisce in discarica.

In un momento in cui si parla di preservare, conservare e proteggere l’ambiente, combattere il climate change e agire per un mondo più equo, aprire il frigorifero e usare bene quanto c’è dentro, può essere un primo piccolo, significativo passo.

Ci sono molti modi per non sprecare il cibo, e ci sono realtà che propongono modi creativi per una cucina zero waste. Villa Lascaris di Pianezza, per esempio, organizza un piccolo corso di cucina a impatto zero, insieme alla blogger ed esperta in lotta allo spreco alimentare Paola Uberti: si chiama Buono è sostenibile, e propone, con leggerezza e creatività, tanti modi per non buttare via nulla della nostra spesa.

Il prossimo appuntamento con Buono è sostenibile, dedicato all’uso creativo del pane raffermo, sarà giovedì 10 febbraio dalle ore 19.00 alle 21.00 a Villa Lascaris, Via Lascaris 4 Pianezza.

Per informazioni: https://www.villalascaris.it/eventi/buono-e-sostenibile-cucinare-con-il-pane-raffermo/

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