Italia zona rossa

Unità di Crisi della Regione Piemonte, una macchina a pieno ritmo.

Ogni sera vediamo in televisione solo l’ingresso dei locali dove è collocata l’Unità di Crisi della Regione Piemonte in corso Marche a Torino, ma come funziona la macchina operativa che ci consente di sapere in tempo reale l’evoluzione dell’epidemia del Corona Virus nella nostra Regione?

Intanto 24 ore su 24 sono presenti tutte le figure che sono in campo, dal 118 agli infettivologi, dal personale della Protezione Civile ai medici. Tutto passa da qui. Soprattutto le informazioni che consentono di prendere le decisioni che servono. A cominciare dall’obbligo di comunicare l’esito dei tamponi che consente di sapere quanti ne sono stati fatti, così come la richiesta di farne di nuovi.

Quindi tutto quello che sapete è la somma di singole importantisimi obblighi di informazione che arrivano da tutto il territorio piemontese.

Questa organizzazione consente di organizzare innanzitutto la rete di cura e di assistenza con la creazioni di nuovi spazi negli ospedali o in altri luoghi che si ritengono adatti ad ospitare a seconda della gravità delle condizioni I pazienti, garantendo loro attenzione e isolamento!!

Dall’Unità di Crisi passano anche le richieste di materiale, mascherine soprattutto, ma anche le disponibilità delle aziende a fornire quanto serve, un ufficio è dedicato gli acquisti e il personale impiegato è quello dell’ASL TO3 responsabile per tutto il Piemonte delle procedure di acquisizione dei fabbisogni.

C’è anche l’Ufficio per la valutazione delle candidature dei medici e del personale saninario che si rende disponibile a entrare in azione contro il virus.

Ultimo, ma altrettanto importante è la rete dei Centri Operativi Comunali (COC) aperti nei singoli comuni e che svolgono un ruolo fondamentale di relazione fra le autorità locali e il coordinamento regionale delle operazioni soprattutto per l’attuazione delle disposizioni relative ai comportamenti da tenere, a cominciare dal rispetto dell’obbliogo di stare a casa.

Alla base del funzionamento c’è la regola CONOSCERE PER DECIDERE. La catena di comando tiene insieme le responsabilità politiche con quelle tecniche, senza risparmio di impegno e con spirito di servizio in una sfida che si fa sempre più complicata, ma che oltre ad essere obbligata deve essere anche vinta in fretta.

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