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Usciamo allo scoperto

L’idea di costituire un comitato per organizzare un Pride a Venaria è nata ad agosto del 2021 e come gruppo promotore (formato da Naomi Shines, Andrea Borghi, Fabio Tumminello, Francesca Druetti, Martina Bena, Marea Gilardi, Fabiola Cifarelli e Sergio Parrinello) ci siamo subito messi in moto per organizzarci.

Siamo convint* ci sia bisogno di sensibilizzare la nostra città facendo attivismo sulle tematiche LGBTQIAP+ tramite i nostri banchetti, con una presenza attiva sul territorio, incontri, confronti e dibattiti.

Questo sabato 18 settembre 2021, come annunciato sulle nostre pagine social, si è tenuto il nostro primo ritrovo in piazza e non posso nascondere la nostra emozione, mentre allestivamo il nostro banchetto mostrando per la prima volta in piazza le bandiere della nostra comunità, da quella transgender a quella arcobaleno, scegliendo proprio per questo come slogan “Usciamo allo scoperto”.

La risposta delle persone (tra cui anche tantissime famiglie e bambini) ha ripagato di tutti gli sforzi fatti nell’organizzazione dell’evento: moltissime persone si sono fermate per conoscerci e confrontarsi sui temi, sulle idee e sulle proposte da portare avanti nella nostra città.

Durante la mattinata abbiamo ricevuto anche la visita di due genitori dell’associazione Agedo, che da sempre si occupa di dare supporto a tutti i giovani della comunità LGBTQIAP+, oltre a tantissimi altri esponenti del mondo dell’associazionismo e della politica locale.

Un’esperienza positiva che ci ha ridato speranza e fiducia nei nostri concittadini dopo che, nel corso di uno degli ultimi consigli comunali, un consigliere di maggioranza si era esposto con frasi tutt’altro che edificanti sulle persone e, in particolare, sulle famiglie LGBTQIAP+.

Un episodio che, invece di abbatterci, ci ha spronati a fare di più e meglio, ad uscire allo scoperto, appunto, a rivendicare i nostri spazi e i nostri diritti.

Eventi come questo servono infatti proprio per ribadire un concetto semplice: le persone hanno bisogno di essere riconosciute, hanno bisogno di sapere che ci siamo e che saremo in piazza a combattere per i diritti e la libertà di tutt*. Dopo tanti anni di silenzio, ora esiste uno spazio in cui poter far sentire la propria voce.

Nel 2021 non possiamo più assistere a continui episodi di discriminazione, violenza, fisica e verbale, tutele e diritti negati. L’omofobia, la transfobia e la bifobia, in tutte le loro forme, sono odio, non opinioni. E i diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transgender sono diritti umani.

Siamo qui per dire basta. Siamo persone e non vogliamo più nascondere chi siamo.

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