Cultura

RICORDANDO LA RESISTENZA

Alcuni anni fa, mio figlio Paolo mi chiese se avevamo noi, vecchi appassionati di montagna, un tascapane, un paio di pantaloni di velluto alla zuava, dei calzettoni di lana fatti a mano, una borraccia di alluminio…

Stava preparando un cortometraggio, per ricordare  la Resistenza, basato sul racconto “Ferro” tratto dal libro “Il sistema periodico” di Primo Levi.

“1938, Torino. Primo Levi e Sandro Delmastro, due studenti di Chimica dell’Università di Torino, si incontrano tra i banchi del laboratorio di Analisi Qualitativa. Per quanto i due ragazzi abbiano carattere e passioni differenti, si riconoscono come spiriti affini. Nasce così un’amicizia che culminerà con una rocambolesca avventura in montagna. Qui i due ragazzi “assaggeranno” quella libertà, fisica ed intellettuale, che inevitabilmente condizionerà le loro scelte future.”

Il cortometraggio fu intitolato “La carne dell’orso.”

“Era questa, la carne dell’orso: ed ora, che sono passati molti anni, rimpiango di averne mangiata poca, poiché, di tutto quanto la vita mi ha dato di buono, nulla ha avuto, neppure alla lontana, il sapore di quella carne, che è il sapore di essere forti e liberi, liberi anche di sbagliare, e padroni del proprio destino.”(Primo Levi)

“Mangiare la carne dell’orso” significa aver sperimentato la libertà e la capacità di affrontare prove difficoltose, coerenti con i propri ideali e valori.  Questo corto vorrebbe far rivivere  la memoria della Resistenza, per costruire insieme un futuro di libertà, giustizia e pace e vorrebbe sottolineare il  legame forte fra libertà e partecipazione.

Buon 25 aprile 2023 con le nuove sfide che ci attendono.

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