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Sindaci: attenzione alla salute delle città

di Giovanna Scarlata, consigliera comunale di Collegno

La prevenzione migliore è la promozione della salute, creando città sostenibili e favorendo una qualità della vita migliore, con trasporti, servizi e proposte utili a ostacolare l’insorgenza di patologie anche importanti che incidono sul quotidiano del cittadino e sulla società, oltre che sulla spesa pubblica. Promossa da Health City Institute e Cittadinanzattiva, con il patrocinio del Ministero della Salute, di ANCI e dell’Istituto Superiore di Sanità, la Giornata sarà celebrata ogni 2 luglio, a partire da quest’anno, come proposta per richiamare l’attenzione e stimolare l’azione dei Sindaci sulla necessità e l’urgenza di promuovere la salute nelle città come bene comune,  come occasione per lanciare messaggi positivi alla popolazione sul tema e per comunicare best practice e valorizzare le politiche pubbliche già in atto nei Comuni italiani, mettendo in risalto le potenzialità dei territori e le iniziative realizzate dai Comuni, dall’aria che si respira al cibo che si mangia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1948 ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità” invitando i governi ad adoperarsi responsabilmente attraverso un programma di educazione alla salute al fine di promuovere uno stile di vita sano, così da garantire ai cittadini un alto livello di benessere. La salute non risulta più essere solo un “bene individuale” ma un “bene comune” che chiama tutti i cittadini all’etica, all’osservanza delle regole di convivenza civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco. Risulta dunque essere un obiettivo da perseguire sia da parte dei cittadini che dei sindaci e degli amministratori locali, che devono proporsi come garanti di una sanità equa, facendo sì che la salute della collettività sia considerata un investimento e non solo un costo. L’organizzazione della città e, più in generale, dei contesti sociali e ambientali, è in grado di condizionare e modificare i bisogni emergenti, gli stili di vita e le aspettative dell’individuo, fattori che dovrebbero essere considerati nella definizione ed orientamento delle politiche pubbliche. Il cibo, l’istruzione, la pace, il reddito, un’adeguata abitazione, un uso sostenibile delle risorse, la giustizia e l’equità sociale sono tutti fattori da cui dipende il nostro “stato di salute” La salute è un diritto umano fondamentale e rappresenta una risorsa per la vita quotidiana che va difesa e sostenuta. Per arrivare ad uno stato completo di benessere, una persona o un gruppo di persone deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni e di modificare positivamente l’ambiente circostante. La salute deve quindi essere percepita come risorsa di vita quotidiana e non come obiettivo di vita: oltre che sulle capacità fisiche, bisogna pensare alla salute come ad un concetto positivo, che incide anche sulle risorse sociali e personali (Mens sana in corpore sano) . Di conseguenza, la promozione della salute non è esclusivamente responsabilità del settore sanitario, ma un obiettivo da perseguire anche da parte dei cittadini ponendo l’attenzione a stili di vita più sani mirando al raggiungimento del benessere psico-fisico. Pertanto, i cittadini devono assumere un ruolo attivo nel favorire uno stile di vita sano e le organizzazioni e le amministrazioni locali devono cercare sempre più di creare le condizioni di promozione della salute ponendo a disposizione dei cittadini le risorse necessarie per esercitare un maggiore controllo e miglioramento della propria salute: un ambiente accogliente, l’accesso alle informazioni, le abilità necessarie alla vita, la possibilità di compiere scelte adeguate per quanto concerne la propria salute. L’organizzazione della città e, più in generale, dei contesti sociali e ambientali è in grado di condizionare e modificare i bisogni emergenti, gli stili di vita e le aspettative dell’individuo.  Le città infatti presentano molti più rischi per la salute della popolazione, rischi che vanno contenuti sia con un maggiore impegno delle amministrazioni sia con un cambiamento nei comportamenti della popolazione, che necessita di prendersi cura della propria salute adottando stili di vita sani e aumentando il grado di autoconsapevolezza. L’esigenza di promuovere la salute e il benessere nelle città nasce dai dati relativi all’aumento delle malattie croniche non trasmissibili come diabete e obesità, fenomeno strettamente legato alla crescita della popolazione urbana, più di un italiano su tre vive in città metropolitane, che rappresenta oggi il principale rischio per la salute e lo sviluppo umano, e ai profondi cambiamenti degli stili di vita di individui e comunità. Per richiamare l’attenzione dei sindaci sul tema, nasce la “Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città”.

 

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