Musica e spettacolo

Un esercito di bassisti alla corte di Marcus Miller

Quello di Marcus Miller si è rivelato uno dei più attesi concerti del Teatro Colosseo, con un sold out, di scena il 29 ottobre, in cui è accorso un pubblico prettamente maschile, seppur vi siano bassiste donne di tutto rispetto nell’ambiente musicale, sicuramente bassisti o amanti dello strumento, te ne rendi conto dai minuti che precedono l’inizio accalcati sotto il palco a studiare la strumentazione.

Il bassista americano è sicuramente un gigante del genere, responsabile, oltretutto in giovane età, della rinascita e del ritorno ad alti livelli di Miles Davis. E l’esibizione di ieri sera non ha scalfito questa fama che lo precede con la messa in scena di un concerto di alto livello, all’insegna del virtuosismo e della qualità artistica e sonora.

Basso alla base di tutto, batteria, tastiere, sax e tromba. Questa è la formazione che sale sul palco, grandissimi musicisti dotati tutti di tecnica sopraffina che, in perfetto stile jazz, si inseguono, si lanciano in performance tecniche che tirano gli applausi. Ovviamente la scena è tutta per Lui, Marcus Miller, il cui strumento non ha solo un ruolo ritmico, ma diventa solista e interpreta le diverse parti della musica tutte approcciate con stili tecnici differenti.

La prima è “Mr Pastorius”, ovviamente dedicata all’altro gigante del basso Jaco Pastorius, ucciso in una rissa nel settembre 1987.

Non manca la riproposizione di “Tutu” il brano estratto dall’omonimo album sempre firmato Miles Davis.

Un concerto molto tecnico e di stile, molto utile agli amanti dello strumento, ma anche di grande forza emotiva. Miller e la sua band riescono a coinvolgere il pubblico, ad affascinarlo, a lasciarlo a bocca aperta con momenti di estremismo tecnico e grandissima energia.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *