Musica e spettacoloTorino

La notte di Halloween con i Dobermann

In occasione del prossimo concerto che si terrà nella notte di Halloween, abbiamo intervistato i Dobermann, la band torinese che gira il mondo.

Come nascono i Dobermann e perché questo nome?

(Paul) Perché Dobermann? È facile, internazionale, riconoscibile, se lo ricordano tutti. La doppia ‘N’ gli dà un tocco di autenticità.  Ovviamente con un nome del genere devi fare i conti con tutta una serie di inevitabili battute, ma è un buon nome per noi, molto adatto, siamo dei cagnacci! Lo scorso Settembre abbiamo festeggiato 10 anni di attività, abbiamo cominciato nel 2011, con il nostro primo album, omonimo, in italiano. L’idea originaria era quella di mescolare un rock & roll energico con la nostra lingua madre. Siamo partiti da subito con un’intensa attività live, che è tuttora il nostro manifesto, quello che da sempre ci contraddistingue. Nei primi anni abbiamo girato Italia, Francia, Germania e Spagna, sopra un Ford Transit MK3 a GPL del 1989, al ritmo di 120 concerti all’anno. Il veicolo era immatricolato come mezzo storico, e secondo la normativa ASI del tempo, avrebbe potuto essere utilizzato solo per brevi spostamenti locali. Ti lascio immaginare! Nel 2017 abbiamo inciso il nostro primo Full lenght in inglese e abbiamo cominciato a rivoltare l’Inghilterra in maniera regolare , con decine di concerti dalla Cornovaglia al Nord della Scozia. Abbiamo anche suonato a festival in Spagna, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Slovenia, una valanga di concerti, il tutto riuscendo a registrare anche 5 album. Non ci siamo praticamente mai fermati fino al Marzo 2020, per le cause di forza maggiore che tutti conosciamo.

Siete un gruppo che si autoproduce, brani inediti, Torinesi, vi autogestite anche gli eventi, avete all’attivo 800 concerti in tutta Europa, cosa significa oggi, nell’era del digitale, riuscire a portare un live in totale autonomia, con brani che non siano cover?

(Paul) Significa una montagna di lavoro! Oltre a suonare e a scrivere i brani, dobbiamo anche essere agenti, discografici, tour manager, e in molti casi promoter. La parte live è quella più difficile. Gestire la mole di concerti che facciamo è molto impegnativo, vuol dire avere a che fare con centinaia di contatti, organizzare spostamenti, eventi, non si tratta soltanto di stabilire una data e un’esibizione. I tour di 15 o 20 date in Europa, cominciamo a organizzarli quasi con un anno di anticipo. È una battaglia costante. Ci vogliono centinaia di ore di lavoro, ti svegli al mattino e devi rispondere a 50 email, organizzare furgone, traghetti, hotel. Il tutto senza calcolare che poi devi anche arrivare nei locali, scaricare, montare, suonare al 110%, e spaccare, bello fresco, sorridente e pieno di energia, per 15 o 20 giorni di seguito.. In 3 facciamo il lavoro di 7 o 8 persone! Ma lo facciamo volentieri, è la nostra band. Io personalmente non ho mai fatto nient’altro,e non mi è mai pesato. La verità è che non ci sarà mai un’etichetta o un’agenzia che crede nel tuo progetto quanto ci credi tu. La buona notizia è che nell’era del digitale, non ne hai davvero bisogno. Certo è comodo e sarebbe molto utile, ma non è più indispensabile. Oggi con un click puoi arrivare ai tuoi fans, e soprattutto hai modo di arrivare ai tuoi potenziali fans, una cosa straordinaria. Quello che è rimasto indispensabile, oggi come negli anni 50 , è fare buona musica. Senza di quello non vai da nessuna parte.

Durante il periodo di stop per la pandemia avete comunque continuato a lavorare ed avete creato un nuovo album, a giugno il nuovo singolo, come vi siete organizzati in questo momento storico molto delicato per la musica?

(Valerio) Abbiamo ottimizzato letteralmente tutti i tempi di stop forzato che la pandemia ci ha imposto! Il planning originale prevedeva, dopo aver lavorato sulla preproduzione del disco tra i mesi di novembre 2019 e marzo 2020, di entrare comunque in studio ad Aprile 2020 per registrare quello che è poi diventato il nostro nuovo disco “Shaken to The Core”. Abbiamo posticipato di un paio di mesi causa restrizioni e a fine agosto/inizio settembre dello stesso anno, i lavori erano terminati! Non siamo la tipica band che si ritaglia un momento “sabbatico” per dedicarsi unicamente alla sessione studio. Per cui durante il secondo stop imposto dai governi, ne abbiamo approfittato per pianificare meglio quella che sarebbe stata la promozione del disco. Abbiamo concordato il lavoro della grafica, stabilito su quali singoli puntare e organizzato tutto il lavoro di ufficio stampa in maniera totalmente autonoma. A gennaio 2021 abbiamo girato il video del primo singolo estratto dal disco, “Staring At The Black Road”, e lo abbiamo regalato al mondo un paio di mesi dopo. Nel frattempo si apriva qualche speranza ed opportunità di concerto: una luce in fondo al tunnel l’abbiamo vista nei paraggi di maggio, finalmente, quando con molta dedizione abbiamo schedulato nuovamente un calendario live di tutto rispetto, impegnandoci non poco. Nello stesso istante abbiamo girato il video del secondo singolo, la title track del disco “Shaken To The Core” e lo abbiamo pubblicato come teaser il 15 maggio, a quattro settimane di distanza dall’uscita del disco vera e propria. Finalmente il 19 Giugno del 2021, abbiamo potuto dedicare un party vero alla nostra nuova creatura, attirando oltre 350 persone alla serata e celebrando con loro la ripresa delle nostre attività live! L’estate l’abbiamo trascorsa a sudare sui palchi di tutta Italia, ci siamo organizzati anche un breve tour in UK e a settembre abbiamo regalato il terzo singolo estratto da “shaken to the core”, che si intitola “Stiff Upper lip”! Vi invitiamo tutti a dare un’occhiata al nostro canale Youtube che è il miglior biglietto da visita che la band può offrire dopo la sede live per farvi innamorare di lei… e vi invitiamo ad appuntarvi tutte le date che vedrete sul nostro sito per farvi cogliere al volo l’opportunità di venirci a vedere!! Stiamo tornando ai ritmi di prima, quelli che nessuna band underground Europea è mai stata in grado di sostenere, torniamo a suonare in tutta Europa, specialmente all’estero! Vi aspettiamo on the road!!

Quali progetti futuri avete?

(Valerio) Suonare e portare il nostro nuovo live show ovunque, fare in modo che i Dobermann rimangano bene impressi nella mente di chiunque abbia modo e facoltà di vederci dal vivo e attirare tutti coloro che di noi hanno solo sentito parlare. “Shaken To The Core”, il nostro nuovo album, ha appena visto la luce, è la nostra missione portarlo nel nostro live set e farlo conoscere a più gente possibile.
Abbiamo in previsione piogge di date sul 2021, volumi sostenuti, marshall e les paul per tutti i cultori del genere e FESTIVAL, biker party a go-go, concerti in prestigiosi live club e accoglienti e sedicenti locande di tutta Europa!
Venite a sentire come suona una band rock n roll vera e genuina, dal vivo! 


Ci presentate la vostra data Torinese per la notte di Halloween?
 
(Antonio) Domenica 31 Ottobre, l’unico, vero Halloween party Rock è con i Dobermann!!! Per la primissima volta nella splendida cornice del Jazz Club di Torino!
Ci aspettiamo di vedere i nostri fan carichi e spaventosamente ben vestiti, come da tradizione. In passato non abbiamo certo deluso per quanto riguarda il look! Tutti ancora ricordano la trasformazione in DOBERGIRLL, il nostro travestimento femminile, un successo senza precedenti! Anche quest’anno contiamo di farvi divertire con nuove sorprese!
 Ricordiamo che sono disponibili solo 90 posti e che quindi bisogna affrettarsi ad acquistare gli ultimi biglietti rimasti.

Contatti: Francesco Rapone, al 3495380949.
Sarà una super serata, vi aspettiamo caldissimi!

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